La giornata di navigazione è stata caratterizzata da un mare poco mosso con vento persistente da Ovest di circa 10 nodi, ovviamente contrario ma non troppo fastidioso, tanto che sotto i capi più pronunciati creava una “lavatrice” divertente.
Oggi, invece, calma piatta: il vento da WSW 7-9 nodi spirava sull'altro versante dell'isola, lasciando il nostro tratto di costa completamente riparato; le previsioni meteo che ci arrivano lo danno in attenuazione anche per i prossimi due giorni, cosa che ci fa gioire per le percorrenze e temere per le temperature africane (oggi 38°C e acqua a 34°C).
Siamo così riusciti a goderci lo spettacolo di alcune grotte meravigliose: dopo un ampio arco naturale ed un lungo tunnel squadrato, siamo entrati in un paio di grotte ricche di stalattiti, tanto imponenti da sembrare colonne della navata interna di una cattedrale, decorate come candele con la cera sciolta intorno, colorate di varie tonalità dal rossastro al senape, dal verde grigiastro al violaceo... un vero spettacolo della natura!
Mentre ieri abbiamo pagaiato quasi senza sosta, percorrendo i 32 km “richiesti” dalla tabella di marcia, oggi abbiamo suddiviso la tratta in tre tappe da 10 km ciascuna, riuscendo così a sbarcare ogni due ore circa per sgranchirci le gambe (Tatiana – che accusa la stanchezza) e per fumare un sigaro (Mauro – che si conferma una volta di più l'uomo di ferro!).
Oggi 3 tartarughe hanno fatto capolino vicino ai kayak e sulla spiaggia abbiamo riconosciuto decine di nidi, protetti dal solito trespolo usato dai volontari che tutelano la riproduzione della Caretta Caretta; ieri, sulle alte cime rocciose di Capo Stavros, crediamo di avere avvistato 6 grifoni: lenti, maestosi, senza un battito d'ali planavano sulle correnti ascensionali, col collo bianco, il becco pronunciato e gli artigli grandi quanto una mano (a giudicare dalle carcasse rinvenute sulla riva della nostra breve pausa).
Ci stiamo facendo un'idea dell'isola, a tratti molto antropizzata ma ancora bella e selvaggia, ricca di colline ricoperte di uliveti, di coste frastagliate e di catene montuose che ritroviamo dietro ogni capo...
Alle porte di Rethimno, ci concediamo una cena in taverna: tzatziki, insalata greca con la feta, souvlaki e, come digestivo, un raki forte e aspro della casa, un distillato locale che ricorda molto le nostre migliori grappe bianche... e che il cameriere, brindando con noi, tracanna in un unico sorso!
The day has been characterized by a moved sea with a persistent West wind of around 10 knots, obviously contrary but not too much annoying.
Today, instead, flat sea: the wind from WSW 7-9 knots is blowing on the other side of the island, leaving completely sheltered our coast.
We visited some marvelous caves and a natural arc and a long tunnel: two caves were empty of stalactites, so much imposing to seem columns of a cathedral, decorated as candles with the loose wax around, colored of various tonalities... a show of the nature!
Today we see 3 sea turtles and yesterday maybe 6 griffons.
We are discovering the island, a little builted but still beautiful and wild, rich of hills covered by olive plants and of tall mountains that we recognize behind every head...
Near Rethimno, we have dinner in a Greek tavern: tzatziki, feta, souvlaki and a strong raki of the house, a local distillate like our best white “grappe”... the waiter drunk it in an only sip!
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