Non puntiamo la sveglia e mettiamo la testa fuori dalla tenda all'alba delle 8,30.
Troviamo sul pozzetto del kayak un bel messaggio di Soulis, che si firma amico di kayak di Sougia e che ci emoziona: “Friends, have a good trip, wish to have the wind with you”!
Oggi facciamo sempre 30 km, però solo 20 in kayak ed i restanti a piedi.
Il termometro raggiunge presto temperature africane, l'umidità sale a percentuali insopportabili e non soffia un alito di vento... al contrario di noi due, il Meltemi sembra non essersi svegliato affatto!
La costa alta, rocciosa e frastagliata cattura presto la nostra attenzione e non resistiamo alla tentazione di fermarci spesso per foto e filmati; per la pausa pranzo scegliamo la migliore delle calette incontrate: acqua cristallina e fredda per le risorgive di acqua dolce, scogli neri infuocati dal sole e provvidenziali pini frondosi di un verde smagliante.
Il bellissimo panorama incornicia una isolata casupola sulla spiaggia di ciottoli tra ovili, recinti di capre ed arnie azzurre in grande quantità; un mulo molto curioso si avvicina subito al kayak di Mauro, annusando ripetutamente il ciuccio di prua...
Proseguiamo per Agia Roumeli, un borgo di appena 10 abitanti che solo in estate raggiunge la ragguardevole cifra di ben 70 residenti: non c'è strada, ci si può arrivare solo via mare con traghetti che fanno la spola dai centri vicini, sul porto poche pensioni rigorosamente bianche ed un eliporto dove giocano a pallone i bambini...
Le Gole di Samaria distano solo pochi chilometri: sbarchiamo per visitarle, sperando di trovare l'ingresso ancora aperto.
Scopriamo con piacere che si può entrare fino al tramonto ed abbiamo quindi ancora 4 ore a disposizione; inoltre, visitandole nel pomeriggio dal mare invece che dal picco della montagna, ci ritroviamo ben presto a percorrerle in perfetta solitudine, schivando quelle 2000 presenze giornaliere dell'alta stagione di cui parlano le guide turistiche.
Nel bel mezzo delle Porte di Ferro, larghe appena 3 metri e le cui pareti raggiungono l'altezza di ben 300 metri, saltelliamo sui massi che a tratti sostituiscono il sentiero che segue il torrente: lunghe oltre 16 km, con un dislivello di 1000 mt, sono a giusta ragione inserite nel Patrimonio dell'Unesco per la loro unicità, spettacolarità e bellezza.
Ovunque capre cri-cri tipiche cretesi, con le corna ad anelli simili agli stambecchi, picchi altissimi e dorati alla luce del tramonto, acqua gorgogliante dal sapore ferroso che alimenta l'intero paese da una piccola diga molto rudimentale; ovili di pietra e vecchie case in parte restaurate che conferiscono all'ambiente un aspetto vissuto ed antico...
Al sommo della poesia, vedo Mauro assorto nei pensieri: “A cosa pensi, Mauro”?
“Penso che vado in giro conciato come un deficiente”. Finita la magia!
In effetti, negli ultimi giorni, i suoi poveri piedi hanno riportato abrasioni per sabbia e salsedine che non rimarginano nonostante le medicazioni: così, per affrontare l'escursione, si è infilato i saldali con sotto i calzini... solo che gli unici calzini che abbiamo stivato sono di pile, e neri! Neanche più i tedeschi vanno in giro vestiti così!
Ceniamo in taverna (libero accesso ad internet!) e parlando con Stelios scopriamo che anche lui va in kayak...
We wake up without the alarm clock at the 8,30 in the morning.
We find on the kayak a beautiful message of Soulis from Sougia that excites us: "Friends, have a good trip, wish to have the wind with you!"
Today we always make 16 n.m., but only 10 in kayak and the rest by foot.
The thermometer reaches soon African temperatures, damp climbs to unbearable percentages and doesn't blow a breath of wind...
The coast is tall, rocky and jagged; for lunch we choose the best beach: crystalline and cold water for the risorgives of sweet water and providential leafy pines of a radiant green.
The beautiful panorama frames an isolated house on the beach of pebbles among sheepfolds, fences of goats and blue apiaries in great quantity; a very curious mule immediately draws near to the kayak of Mauro...
We continue for Agia Roumeli, a suburb of just 10 inhabitants in winter time: there is no road, you can arrive only from the sea, few white pensions and a heliport where childrens play football...
The Samaria Gorges, Patrimony of the Unesco, are not far from here and we hope to have time enough to visite them.
We have dinner in a tavern (wi-fi free area!) and talking to Stelios we discover that also he has two kayaks...