SUMMER SEA KAYAK EXPEDITION

dal 30 luglio al 5 settembre... un nuovo viaggio...

una nuova avventura... tanti altri amici da incontrare...

Tatiana e Mauro



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mercoledì 27 ottobre 2010

Summary 9 - South coast

Pubblicato sul blog di "Tre uomini in barca" il 2 settembre col titolo "Costa meridionale":
Eccoci di nuovo in collegamento!
Pensavate forse che avessimo fatto naufragio? Invece, solo un naufragio informatico, qualche problema di connessione e niente più…Ora che siamo già arrivati ad Iraklion sani e salvi, vogliamo comunque inviare i messaggi che avevamo preparato nel corso del viaggio per la Barca: ecco il primo, gli altri nei prossimi giorni, internet permettendo!
Abbiamo avuto qualche problema con la connessione Internet e riusciamo ad inviare un nuovo post soltanto oggi (22 agosto) che il Meltemi, il forte vento di nord ovest che sta alimentando gli incendi in Grecia, ci costringe a terra vicino ad un villaggio turistico di gran lusso con ristorante sulla piscina ed area wi-fi sotto al patio.
La costa sud-occidentale di Creta ci è piaciuta tantissimo: rocciosa, brulla e poco antropizzata
Pochi villaggi e tante belle spiagge, molte raggiungibili solo via mare; in questi casi, noi siamo decisamente avvantaggiati e, anche se impieghiamo del tempo in più rispetto ai barconi turistici, possiamo poi scegliere di proseguire o di accamparci per la notte quando tutti vanno via.
A Creta il campeggio libero è formalmente vietato ma non solo è generalmente tollerato ma è anche ampiamente praticato dagli stessi cretesi che, da veri conoscitori della loro bella isola, scelgono le cale più isolate ed accogliente per disporre le tende all’ombra delle tamerici.
Così abbiamo pernottato a Sougia, dove la lunga spiaggia di ciottoli scuri ospita un vero campeggio libero "organizzato", con tanto di doccia di acqua dolce (sempre calda perché i tubi scuri si arroventano al sole!).
In realtà, tutte le spiagge libere sono dotate sempre di una doccia e spesso le taverne offrono gratuitamente agli avventori lettini ed ombrelloni.
Ad Agia Roumeli, invece, abbiamo fatto in modo di sbarcare nel primo pomeriggio per concederci un’escursione a piedi nelle famose Gole di Samaria, patrimonio dell’Unesco per unicità e spettacolarità: le “Porte di ferro”, nel cuore del parco naturale, sono larghe appena tre metri ed il torrente scorre tra pareti rocciose alte fino a 300 metri; lo stretto passaggio è reso oltremodo suggestivo dal sentiero di massi sistemati nell’acqua a giusta distanza per facilitare gli escursionisti.
Loutro ci ha un po’ deluso: il paesino di casette bianche e blu disposta a mezza luna sulla baia protetta e suggestiva, non ci lascia sbarcare perchè la spiaggia, molto piccola a dire il vero, straripa di ombrelloni e bagnanti; tuttavia, nella caletta poco oltre facciamo una indimenticabile sosta per il pranzo e vediamo una tartaruga marina che si attarda a curiosare tra gli scogli affioranti nell’acqua cristallina.
Se il turismo organizzato ci respinge, la natura libera ci accoglie!
L’arrivo a Matala è spumeggiante: dobbiamo sbarcare tra le onde frangenti e attiriamo la curiosità di qualche bagnante; volevamo visitare quel piccolo borgo marinaro dalle atmosfere hippy e tra le bancarelle di ceramiche colorate e tessuti dipinti mangiamo la "pita giros" più buona del viaggio.
Quando passiamo l’estremo capo meridionale dell’isola abbiamo l’impressione che il mare voglia mangiare la terra, per quanto le onde salgono sugli scogli digradanti della costa. Anche questo fare potrebbe concorrere per il titolo di "lilliput-faro"!
Il resto della costa sembra non esistere: le guide non ne parlano e sulle carte non sono quasi segnati neanche i villaggi costieri, per non parlare dei porti. Un paio di giorni fa siamo così finiti nel "paese che non c’è": una manciata di case abbarbicate alla costa rocciosa dal nome fiabesco, Tris Eklissis, con murales colorati sui balconi e persino sulle cabine spogliatoio della spiaggia libera attrezzata.
Usciti dal riparo fornito dagli alti monti che sovrastano la costa, siamo incappati nel Meltemi e oggi siamo purtroppo fermi a Ferma, un anonimo paesino della costa sud-orientale fuori dalle rotte turistiche straniere, la cui unica attrattiva sembra essere l’immensa distesa di serre.
Siamo a due terzi del viaggio, abbiamo pagaiato ininterrottamente per 20 giorni ed appena il vento ce lo permetterà riprenderemo la navigazione per tentare di completare il periplo negli ultimi 10 giorni rimasti.


Posted the 2nd of September on the "Three men on the boat" blog:
We're on line again! Do you think about a shipwreck? Just a computer shipwreck, some problems with the internet connection and nothing more. We're arrived in Iraklion in the meanwhile and we want to post the messages already prepared during the trip: here it is the first one, the others in the next days, internet permitting!
We have had some problems with the internet connection and we succeed in sending a new post today (the 22nd of August): the Meltemi, the strong wind of north west that is setting on fire Greece and Peloponnessus, forces us to land near a tourist villagewith a big luxury restaurant, swimming pool and wi-fi area.
We loved the south-western coast of Crete: few villages and so many beautiful beaches, many of them reachable only by the sea; in these beaches, we have a big privilege in comparison to the other tourists because we can choose to go away or to remain and camp.
Free camping in Crete is formally forbidden but it is generally practised.
So we sleep in Sougia, where the long beach of dark pebbles entertains a true free "organized" camping , with a sweet water shower (warm up by the sun!). In Crete, all the free beaches have a shower and the taverns usually offer free beach umbrellas and deckchairs.
We arrive in Agia Roumeli in the afternoon to have time for an excursion in the famous Samaria Gourges, Unesco patrimony for the "Iron doors", in the middle of the natural reserve, wide just three meters and tall up to 300 meters; the narrow passage is made extremely suggestive from the pathway in the water.

Loutro has bit disappointed us: the white and blue cottages on the half moon suggestive bay, doesn't allow us to land because the beach is too small; nevertheless, in another beach we have an unforgettable meeting with a big sea, appearing on the surface of the crystalline water.
The organized tourism rejects us, the free nature welcomes us!

The arrive in Matala is foamy: we must land in a surf zone and we attract the curiosity of some swimmers; we wanted to visit that small village with the hippy atmospheres and in the center, among colored ceramics, we eat the best "pita giros" of the trip.
When we pass the extreme southern head of the island we have the sensation that the sea wants to eat the land: the waves climb on the descending gradually rock coast. We meet a new "lilliput-lighthouse"! The rest of the coast seems to not exists: the touristic guides don't speak of it and the maps don't mark the villages and the harbours. A couple of days after we so land in the "country that doesn't exist": few houses to the rocky coast with a fantasy name, Three Eklissis, with colored murales on the balconies and a organized free beach.
When we meet the Meltemi we have to stop in Ferma, an anonymous village of the south-oriental coast out of the touristis rout: the only attraction seems to be the infinite greenhouses.
We uninterruptedly paddled for 20 days and as soon as the wind allows us, we will back the navigation to try to complete the periplus in the last 10 days.

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