SUMMER SEA KAYAK EXPEDITION

dal 30 luglio al 5 settembre... un nuovo viaggio...

una nuova avventura... tanti altri amici da incontrare...

Tatiana e Mauro



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domenica 31 ottobre 2010

Summary 13 - Discovering the island from the sea

Pubblicato sul blog di "Tre uomini in barca" il 15 settembre col titolo "Un'isola da vivere in mare":
Aspettando la festa della Barca, ci piace l'idea di inviare un ultimo post di chiusura... magari a qualcuno può venire la voglia di avventurarsi in un nuovo viaggio in kayak!
Avendo ancora tre giorni a disposizione, avendo concluso il periplo nei trenta giorni previsti ed avendo conservato gli ultimi per fare i "terragni", abbiamo dismesso i panni dei viaggiatori di mare ed indossato quelli dei turisti di terra: ritirata l’auto dal parcheggio del porto, che nel frattempo è diventato un posteggio regolare con tanto di sbarra all’ingresso e di tassa giornaliera, ce ne andiamo a zonzo per l’interno dell’isola con l’intenzione di visitare i suoi famosi siti archeologici e di scovare le sue kantine rustiche e popolari.
Torniamo sempre in spiaggia per dormire e continuiamo a montare la tenda e a gonfiare i materassini perchè per noi il viaggio non è ancora del tutto terminato e non abbiamo nessuna voglia di abbandonare le abitudini adottate per un mese intero in kayak.
Dopo avere visto gli scavi di Malia e Gournia ed avere passeggiato tra le rovine di abitazioni rurali e templi minoici, arrivare a Festo e Cnosso ci ha delusi: nel primo saltano agli occhi le coperture in cemento armato su anfore e colonne, nel secondo molti spazi sono interdetti alla visita perchè pericolanti e la criticata ricostruzione dei palazzi annulla ogni possibile magia… non si ha più la sensazione di calpestare lo stesso suolo che più 4000 anni fa ha visto nascere una delle civiltà più eleganti e raffinate della storia, ma piuttosto di entrare in una scenografia finta ricostruita unicamente per attirare turisti…
Ci convinciamo presto di avere scelto il modo migliore per visitare Creta, in kayak, perché dal mare l’isola è molto più bella!
Vi abbiamo parlato delle tartarughe, dei grifoni e delle capre?
Soltanto dal mare potevamo goderci uno spettacolo naturale tanto seducente.
I grifoni, che forse sono aquile o forse uccelli mitologici (studieremo al rientro!), hanno volteggiato sui promontori rocciosi, brulli e disabitati, sia sulla costa settentrionale che su quella occidentale; hanno attirato la nostra attenzione con il loro volo leggero, continuo e circolare, senza mai battere le ali piumate seguivano le correnti ascensionali e protendevano il collo bianco verso il basso alla ricerca di possibili prede. Una prima volta sei, un’altra dieci esemplari hanno stagliato le loro figure in alto nel cielo, lontane ma possenti ed un poco inquietanti… devono esserci tanti conigli selvatici a Creta, come quelli che in gran numero abbiamo trovato sull’unica isola dell’arcipelago cretese sulla quale abbiamo pernottato durante il periplo, Imeri Gramvoussa, e che alla sera hanno riempito la spiaggia delle loro orecchie lunghe e pelose.
Anche agnelli e capretti devono essere per loro delle facili prede ma questo non è periodo di nascite e sulle pareti rocciose a picco sul mare abbiamo visto pascolare tranquillamente solo grossi esemplari dal pelo lungo e scuro: pecore e capre si arrampicano lungo sentieri praticabili solo dai loro zoccoli e scendono spesso fino all’acqua per leccare il sale che rimane sugli scogli. Una volta siamo stati sorpresi da un grosso caprone che sbucava da una grotta poco sopra i nostri kayak e che annunciava fiero la sua presenza facendo tintinnare il campanaccio appeso al collo… la sera ci siamo divertiti spesso a seguire le loro evoluzioni lungo i versanti più scoscesi della montagna e talvolta ci siamo preoccupati di vederle precipitare in mare, tanto sembravano sospese nel vuoto.
Se non abbiamo incontrato i delfini, che pure frequentano le acqua cretesi, siamo stati così fortunati da intrecciare la nostra rotta con quella delle tartarughe di mare: tutta la costa sabbiosa settentrionale è disseminata di nidi, resi ben visibili dai volontari con tre piedi in ferro e bassi recinti in paglia per proteggere la cova da predatori e ombrelloni e per facilitare la corsa verso il mare dei piccoli; anche sulla spiaggia di Nikos abbiamo trovato un nido, ben indicato e protetto, ma l’incontro più incredibile è avvenuto nella costa meridionale, a Loutro e Agios Markos, dove la costa alta e rocciosa, quasi del tutto priva di spiagge sabbiose, non è tanto praticata dalla tartarughe marine.
La prima ha fatto capolino dalle acque tra gli scogli mentre noi stavamo pranzando sotto il caldo africano di quella giornata di bonaccia, l’ultima prima dell’arrivo del Meltemi, e sembrava curiosa di capire quando ce ne saremmo andati dalla "sua" spiaggia; la seconda è invece passata tra i nostri due kayak, volando poco sotto il pelo dell’acqua come fosse completamente sola in mare e non si è curata di noi per molto tempo ancora, dandoci il tempo di seguirla, di filmarla e di scattarle qualche foto…
E’ stato un incontro ravvicinato molto emozionante che ci ha confermato una volta di più la ricchezza del mare greco e la bellezza di un viaggio in kayak!


Posted the 15th of September on the "Three men on the boat" blog:
Waiting for the radio party, we like to send a last closing post... perhaps someone can feel the desire to try a sea kayak adventure trip!
Still having three days free, we passed from the sea travellers to the land tourists: withdrawn the car from the harbour parking, in the meantime became a regular parking with a bar at the entry and a daily tax, we wonder to visit the island, its famous archaeological sites and its rustic and popular kantinas.We first visited Malia and Gournia sites to walk between ruins of rural residences and minoic temples. Festo and Cnosso disappointed us: in the first one they put reinforced concrete up to amphoras and columns, in the second many spaces are interdicted. Above all the criticized reconstruction of the minoic palace annuls the magical atmosphere: you can't feel to walk on the same ground of more than 4000 years ago, when and where was born one of the most elegant and refined civilizations of the ancient world, but you just feel to enter in a false scenography entirely reconstructed to attract tourists.
We immediately convince us to have chosen the best way to visit Crete, by kayak: the island from the sea is really more beautiful!We'd like to speak about turtle, griffons and goats?
Only travelling from the sea, we could enjoy such a seductive natural show.
The griffons, perhaps eagles or mythological birds (we will study at home!), circled on the rocky and uninhabited promontories, both on the northern and western coast; they attracted our attention with their light, continuous and circular flights, without never beating their wings, following the ascensional tides and stretching out the white neck to the search possible preys. First time six, another ten griffons imprinted their figures on the sky.
Rabbits, lambs and kidskins must be easy preys for griffons.
Sheep and goats climb along unpracticable paths and they often go down up to the water to lick the salt remained on the rocks. Once a tiime, we were amazed from a big he-goat, emerged from a cave straight above our kayaks, announcing its presence with a continuos tinkle of the suspended cowbell on its neck.
We have not met the dolphins, but we were lucky enaugh to crossbreed some big sea turtles: the northern sandy coast is disseminated of turtle nests, made visible by the volunteers with iron protection to facilitate the run toward the sea of the baby turtles; the most unbelievable meeting happened in the southern coast, in Loutro and Agios Markos, where the tall and rocky coast, almost entirely deprived of sandy beaches, it is not very practiced from the sea turtle.
The first one appeared on the water among the rocks while we were taking lunch, under the warm African sun, and it seemed curious to understand when we would have gone "its" beach; the second passed among our two kayaks, flying on the surface like it was completely alone into the sea, giving us the time to follow and to film it.
All those excited meetings confirmed us once more time the wealth and beauty of the Greek sea and the adventurous spirit of a sea kayak trip!

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